Fringe Benefis - cosa e come cambiano nel 2023

FRINGE BENEFITS

Aumento fino a €3000,00

 La legge di conversione del decreto Lavoro ha innalzato fino a 3.000 euro la soglia di esenzione dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico. 

Si tratta, in particolare, di erogazioni in natura, comprese le utenze domestiche: auto aziendale, telefono cellulare, buoni pasto, alloggi, servizi asili nido e abbonamenti a servizi di trasporto pubblico. A patto che sia applicato il corretto inquadramento fiscale e previdenziale l’erogazione non è assoggettata né a tassazione né a contribuzione. 

A quanto ammonta l’effettivo risparmio?

 Laddove il datore di lavoro decida di erogare i bonus può tornare utile ragionare in termini di convenienza economica per valutare la reale portata delle novità introdotte dal Decreto Aiuti- quater in azienda. 

L'opzione per l'erogazione di fringe benefits ai lavoratori beneficiari della misura di vantaggio prevista dal decreto Lavoro consente di risparmiare il 15% sul complessivo costo del lavoro.

In uno scenario realistico difficilmente l’impresa potrà erogare l’importo completo previsto dalla Legge. Si presume allora che vengano erogati fringe benefit per un importo complessivo di 750 euro ripartiti in 550 euro in buoni acquisto commerciali e/o utenze domestiche, oltre a 200 euro in buoni benzina. 

L’intero importo non concorre alla formazione del reddito imponibile in quanto i buoni acquisto commerciali e utenze domestiche non raggiungono la soglia dei 3.000 euro. Stesso discorso per il bonus carburante che raggiunge ma non supera la soglia dei 200 €. Con aliquota contributiva presunta pari al 35% ( redditi da 28.000 a 50.000 € ), il risparmio per il lavoratore si aggira approssimativamente intorno ai 262,50 € senza tener conto delle addizionali regionali. Per l’impresa il risparmio fiscale è pari al 24% del costo totale deducibile ai fini IRES. 

Nel caso specifico l’ impresa potrebbe riconoscere ulteriori benefit per un importo complessivo di 2.450 euro ( 3.000 – 550 ) senza che questi assumano rilevanza reddituale per il dipendente. 

Se invece l’azienda decide di erogare fringe benefit per un valore complessivo di 3200 euro e buoni benzina per un valore di 300 euro, i benefit attribuiti concorrono alla formazione del reddito dei dipendenti in quanto entrambe le soglie sono state superate. In questo caso l’imposta gravante sui benefit ammonta a 1.225 euro. 





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