NASPI: tutto quello che c'è da sapere

NASPI: tutto quello che c'è da sapere

la nuova assicurazione sociale per l'impiego




Che cos'è?

E' un'indennità mensile di disoccupazione per lavoratori con rapporto di lavoro subordinato, erogata in relazione a eventi di disoccupazione involontaria verificatisi a partire dal 1° maggio 2015. La NASpI sostituisce le precedenti prestazioni di disoccupazione ASpI e MiniASpI.


Chi ne ha diritto?

Espressamente esclusi dal sussidio INPS sono invece i lavoratori alle dipendenze della PA con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato ; gli operai agricoli con contratto a tempo determinato; coloro che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato e titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NASpI. 

Per l'accesso all' indennità di disoccupazione NASpI sono richiesti ulteriori requisiti :

Stato di disoccupazione - Si considerano disoccupati i soggetti privi di impiego che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che dichiarino in forma telematica al portale nazionale delle politiche del lavoro la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l'impiego. La presentazione della domanda di NASpI equivale a rilascio della predetta dichiarazione di immediata disponibilità (DID). Nei 15 giorni successivi alla presentazione della domanda, il richiedente deve recarsi presso il centro per l'impiego per la stipula del patto di servizio personalizzato. In mancanza, l'assicurato è convocato dal centro per l'impiego. 

Lo stato di disoccupazione deve essere involontario; sono esclusi pertanto i lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o di risoluzione consensuale. Tuttavia, l'accesso alla NASpI, sussistendo gli altri requisiti, è consentito anche nei seguenti casi: 

  1. dimissioni per giusta causa, qualora le dimissioni non siano riconducibili alla libera scelta del lavoratore ma siano indotte da comportamenti altrui che implicano la condizione di improseguibilità del rapporto di lavoro ( circ. n. 163 del 20.10.2003 )
  2. dimissioni intervenute durante il periodo tutelato di maternità, ossia a partire da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino;
  3. risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, purché sia intervenuta nell'ambito della procedura di conciliazione presso la direzione territoriale del lavoro secondo le modalità di cui all'articolo 7, legge 15 luglio 1966, n. 604 come sostituito dall'articolo 1, comma 40, legge 92/2012;
  4. risoluzione consensuale a seguito del rifiuto del lavoratore di trasferirsi presso altra sede della stessa azienda distante più di 50 chilometri dalla residenza del lavoratore e/o mediamente raggiungibile con i mezzi pubblici in 80 minuti o più;
  5. licenziamento con accettazione dell'offerta di conciliazione di cui all'articolo 6, decreto legislativo 22/2015;
  6. licenziamento disciplinare. 


Come funzione e come si richiede  la naspi?

La naspi spetta dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro. Viene corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni.  

Requisito contributivo – Per accedere all’indennità di disoccupazione NASpI , continuano ad essere richieste almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione. Per il perfezionamento del requisito contributivo, si considerano utili alla maturazione delle 13 settimane di contribuzione : 

  • i contributi previdenziali comprensivi di quota contro la disoccupazione versati durante il rapporto di lavoro subordinato;
  • i contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria, se all'inizio dell'astensione risulta già versata o dovuta contribuzione e per i periodi di congedo parentale, se indennizzati e intervenuti in costanza di rapporto di lavoro;
  • i periodi di lavoro all'estero in paesi comunitari o convenzionati dov'è prevista la possibilità di totalizzazione;
  • i periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino agli otto anni, per massimo cinque giorni lavorativi nell'anno solare.

Come si fa la domanda NASPI?

Per inviare una domanda di indennità NASPI, i lavoratori possono utilizzare il servizio messo a disposizione dall'INPS, raggiungibile al sito INPS - NASPI e cliccare su invio domanda



L'importo della NASpI varia in relazione all'ammontare del reddito percepito nei quattro anni precedenti la domanda di disoccupazione. Se il reddito percepito è inferiore all'importo di riferimento stabilito dalla legge e reso noto ogni anno dall'INPS con circolare pubblicata sul sito (1.470.99 euro per il 2023), l'importo della NASpI è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni. Se, invece, la retribuzione media è superiore all'importo di riferimento annuo, la NASpI è invece pari al 75% dell'importo di riferimento annuo sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e il suddetto importo. A partire dal 91esimo giorno, all’indennità si applica una riduzione del 3% per ciascun mese.

 


 


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