NASPI: tutto quello che c'è da sapere
NASPI: tutto quello che c'è da sapere
la nuova assicurazione sociale per l'impiego
Che cos'è?
Espressamente esclusi dal sussidio INPS sono invece i lavoratori alle dipendenze della PA con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato ; gli operai agricoli con contratto a tempo determinato; coloro che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato e titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NASpI.
Per l'accesso all' indennità di disoccupazione NASpI sono richiesti ulteriori requisiti :
Stato di disoccupazione - Si considerano disoccupati i soggetti privi di impiego che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che dichiarino in forma telematica al portale nazionale delle politiche del lavoro la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l'impiego. La presentazione della domanda di NASpI equivale a rilascio della predetta dichiarazione di immediata disponibilità (DID). Nei 15 giorni successivi alla presentazione della domanda, il richiedente deve recarsi presso il centro per l'impiego per la stipula del patto di servizio personalizzato. In mancanza, l'assicurato è convocato dal centro per l'impiego.
Lo stato di disoccupazione deve essere involontario; sono esclusi pertanto i lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o di risoluzione consensuale. Tuttavia, l'accesso alla NASpI, sussistendo gli altri requisiti, è consentito anche nei seguenti casi:
- dimissioni per giusta causa, qualora le dimissioni non siano riconducibili alla libera scelta del lavoratore ma siano indotte da comportamenti altrui che implicano la condizione di improseguibilità del rapporto di lavoro ( circ. n. 163 del 20.10.2003 )
- dimissioni intervenute durante il periodo tutelato di maternità, ossia a partire da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino;
- risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, purché sia intervenuta nell'ambito della procedura di conciliazione presso la direzione territoriale del lavoro secondo le modalità di cui all'articolo 7, legge 15 luglio 1966, n. 604 come sostituito dall'articolo 1, comma 40, legge 92/2012;
- risoluzione consensuale a seguito del rifiuto del lavoratore di trasferirsi presso altra sede della stessa azienda distante più di 50 chilometri dalla residenza del lavoratore e/o mediamente raggiungibile con i mezzi pubblici in 80 minuti o più;
- licenziamento con accettazione dell'offerta di conciliazione di cui all'articolo 6, decreto legislativo 22/2015;
- licenziamento disciplinare.
Requisito contributivo – Per accedere all’indennità di disoccupazione NASpI , continuano ad essere richieste almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione. Per il perfezionamento del requisito contributivo, si considerano utili alla maturazione delle 13 settimane di contribuzione :
- i contributi previdenziali comprensivi di quota contro la disoccupazione versati durante il rapporto di lavoro subordinato;
- i contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria, se all'inizio dell'astensione risulta già versata o dovuta contribuzione e per i periodi di congedo parentale, se indennizzati e intervenuti in costanza di rapporto di lavoro;
- i periodi di lavoro all'estero in paesi comunitari o convenzionati dov'è prevista la possibilità di totalizzazione;
- i periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino agli otto anni, per massimo cinque giorni lavorativi nell'anno solare.
Come si fa la domanda NASPI?
Per inviare una domanda di indennità NASPI, i lavoratori possono utilizzare il servizio messo a disposizione dall'INPS, raggiungibile al sito INPS - NASPI e cliccare su invio domanda.
L'importo
della NASpI varia in relazione all'ammontare del reddito percepito nei quattro
anni precedenti la domanda di disoccupazione. Se il reddito percepito è
inferiore all'importo di riferimento stabilito dalla legge e reso noto ogni
anno dall'INPS con circolare pubblicata sul sito (1.470.99 euro per il 2023),
l'importo della NASpI è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile
ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni. Se, invece, la retribuzione
media è superiore all'importo di riferimento annuo, la NASpI è invece pari al
75% dell'importo di riferimento annuo sommato al 25% della differenza tra la
retribuzione media mensile e il suddetto importo. A partire dal 91esimo
giorno, all’indennità si applica una riduzione del 3% per ciascun mese.
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